Il manipolo è un antico indumento liturgico del rito latino tradizionale, oggi non più in uso nella forma ordinaria, ma ancora ricco di significato. Simile a una stola in formato ridotto, veniva indossato sull’avambraccio sinistro. In origine poteva avere una funzione pratica: serviva forse per tergere il sudore, anche se, con il tempo, divenne un oggetto ricamato e simbolico, perdendo questo uso.
Un’altra interpretazione lo collega all’antica Roma, dove il manipolo era segno di autorità e potere, portato da funzionari e governatori, alcuni dei quali assistevano agli spettacoli cruenti nei circhi. In quel contesto, agitare il manipolo significava dare inizio ai giochi, spesso mortali.
Il significato simbolico più profondo emerge nella liturgia: quando il sacerdote indossava il manipolo, richiamava l’inizio di un atto sacrificale, non più pagano, ma il sacrificio di Cristo sulla croce. La Messa è quindi vista come partecipazione al sacrificio redentore del Signore, e il manipolo serviva a sottolinearne la solennità e il senso spirituale.
Comprendere questo simbolo aiuta a vivere la Messa con maggiore consapevolezza, evitando atteggiamenti superficiali che rischiano di oscurare il mistero centrale dell’Eucaristia.


